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Vi ho cenato con i miei genitori e il mio cagnolino, previa prenotazione e rigorosamente all'interno con green pass che ci è stato chiesto di mostrare solo una volta seduti al tavolo. Dopo un tempo troppo lungo, a mio parere, ci è stato portato il menù digitale, dopo ancora più tempo ci è stato chiesto se volevamo dell'acqua. Abbiamo ordinato: antipasto del cambusiere (ordinario, niente di eccezionale), fritturina (buona), cozze alla tarantina e cozze alla marinara (che abbiamo chiesto e ottenuto senza aglio causa intolleranza) e calamarata con alici pomodorini e mollica. Le cozze sono arrivate dopo oltre 50 minuti dall'antipasto. Mentre la calamarata è arrivata dopo ulteriori 15 minuti poiché uno dei titolari ha sentito male il nostro ordine. E la sua preparazione è finita in coda a tutto il resto. Per dolce ho assaggiato il famoso tartufo di Pizzo a un prezzo alquanto alto. Siamo usciti abbastanza soddisfatti, fino a che non abbiamo guardato il conto, dove abbiamo rinvenuto una birra che non avevamo né ordinato né bevuto. Chiamato il ristorante per chiederne conto, mi è stato risposto che se sostenevo che non fosse nostra, allora avremmo avuto un credito pari al prezzo della birra presso li ristorante. Peccato che eravamo lì in vacanza (e dall'accento nostro si capiva) e dopo troppe inesattezze nel servizio dubito che torneremo dovessimo passare per Messina. Come in altri posti in città è provincia ci dispiace constatare una certa mancanza di rispetto nei confronti del clientecliente, accoglienza lontana dal famoso calore siciliano che ben conosco essendo per metà sicula.
Vicini e degni di nota